CREDITI
Committente: PRIVATO
Luogo: MILANO, 2019
Superficie: 500 mq
Concept: MOSAE srl
Area d’intervento all’interno dello showroom.
Le linee guida che hanno condotto la progettazione sono alcune suggestioni e punti fermi fondamentali, attorno ai quali il progetto deve plasmarsi fino a prendere la forma finale:
- La forte relazione e lo stretto dialogo tra il prodotto e la forma artistica scelta per promuoverlo;
- Il concetto di mostra come percorso, viaggio, che il visitatore intraprende immergendosi nella mostra e si ricollega al fil rouge della storia delle opere fotografiche esposte;
- La possibilità per il visitatore di interagire con il prodotto contrapposta alla massima dignità ed etereità che circonda le opere fotografiche;
- L’accento sulle diverse fasi di costruzione del prodotto finito: il colore – il materiale – il prodotto;
- La coerenza, la valorizzazione ed il rispetto del luogo esistente che mantiene la sua integrità pur garantendo l’interattività con l’allestimento ospitato.
Per l’allestimento ci immaginiamo di immergerci completamente in un mondo in cui i colori siano la nostra guida, il fil rouge che ci accompagna attraverso il viaggio alla scoperta di “Le Latitudini Del Colore”, che ci anticipa qualcosa ma ci lascia tutta la libertà di godere a pieno della scoperta delle opere fotografiche, che fa da supporto a ciò che di esso stesso racconta.
Quattordici gruppi di colore per quattordici pareti come quinte teatrali, quattordici cloud colorate integrate all’interno dello showroom, che delineano gli spazi della mostra e disegnano – costituendone le tappe – un percorso che parte dalla grande sala su strada per accompagnare i visitatori verso le sale più interne e intime dello showroom, facendo da sottofondo alle storie che i fotografi ci raccontano, fino ad arrivare al cortile centrale allestito come un’esplosione di tutto ciò che fino a quel momento era ordine e compostezza.
Fulcro dell’idea alla base dell’allestimento è il rapporto fortissimo che si instaura tra arte e prodotto, non solo a livello concettuale ma anche e soprattutto dal punto di vista fisico, il prodotto fa da cornice all’opera garantendole la perfetta fruizione e la massima dignità, senza soverchiarla ma donandole un supporto per la corretta lettura. Al contempo è elemento concreto con il quale il visitatore è portato a rapportarsi per mezzo dei propri sensi, è un materiale da osservare e da toccare, con il quale interagire.
Le aree discrete e composte dedicate all’esposizione delle fotografie sono pensate per dare la massima enfasi all’opera, con la grande sensibilità nei confronti di quello che il fotografo desidera comunicare, garantendo loro la più completa libertà di espressione, fissando solamente il tema. In questo sistema delicato ed emotivo la parete rappresenta il limite e il confine, ma anche l’unione tra l’arte e il prodotto.
La fotografia è un’arte delicata, sensibile all’ambiente che la ospita e che la circonda, fortemente mutevole a seconda della luce, del supporto, dei colori di sfondo. È per questo motivo che la qualità deve avere un ruolo centrale per l’esposizione: materiali di qualità, illuminazione studiata ad hoc, sfondi neutri che si contrappongono ai gusci esterni colorati.
Un sistema allestitivo di grande effetto ma di massima semplicità nella scelta delle tecnologie per la sua realizzazione, che garantisce velocità di installazione e reversibilità completa, possibilità di trasporto e reinstallazione in altro luogo senza per questo snaturarne il concetto alla base, che continua a raccontare la sua storia.
Il progetto è di semplice realizzazione: le “stanze espositive” sono delimitate da pannelli verticali che si raccordano ai muri perimetrali della sala per mezzo di elementi orizzontali, che oltre a svolgere la loro funzione strutturale garantendo la stabilità dei pannelli, permettono di creare un ambiente isolato dal resto dello showroom. Questo sistema permette infatti di gestire al meglio l’illuminazione delle foto esposte per una corretta fruizione della mostra: saranno infatti applicati dei corpi illuminanti al pannello di raccordo orizzontale che indirizzeranno la luce direttamente alle foto.
Il pannello verticale, la cui struttura principale è caratterizzata da un frame composto da elementi in legno, fungerà da supporto per i diversi dispositivi: all’interno delle stanze espositive esso sarà ricoperto da un tessuto di colore neutro (nero, grigio scuro…), mettendo così in risalto i colori delle foto che saranno applicate al frame tramite un loro supporto specifico, occupando la fascia centrale del pannello.
All’esterno verranno applicati dei pannelli rivestiti dalle pelli colorate, fungendo da veri e propri espositori delle palettes del nuovo color system. Qui la fascia centrale, corrispondente a quella espositiva dell’interno, sarà occupata da pannelli di infografica trattati con un materiale del tutto differente, dove sarà possibile spiegare i vari contenuti ritenuti significativi.
Il patio coperto: un ambiente che si differenzia da tutti gli altri in maniera così marcata da guidare la scelta di allestimento verso qualcosa di magico e al contempo interattivo, un luogo di arrivo del percorso nel quale ospitare eventi, laboratori, workshop con una nuvola di materiali e colori sopra la testa. Una grande rete sottile dalla quale pendono strisce di colore: pelli e fotografie, attraverso cui la luce zenitale filtra e ne valorizza l’effetto creando giochi di luci ed ombre in un ambiente polifunzionale e poliedrico.
Un grande punto di forza dell’allestimento nel suo insieme è la sua tendenza a non ostruire in alcun modo la percezione dello spazio dello showroom, mantenendone la compostezza che lo contraddistingue e lasciando la possibilità al visitatore di godere a pieno dei meravigliosi elementi originali quali i soffitti in legno e gli affreschi. Tutto ciò senza modificare le vie di esodo e garantendo un sistema dei flussi dei visitatori funzionale anche a pieno regime. L’allestimento così pensato lascia aperta la possibilità al cliente di poter inserire a propria discrezione complementi di arredo che dialoghino con lo spazio e rappresentino il punto di arrivo di tutto quello che nella mostra è raccontato per suggestioni e sensazioni.
Un sistema pensato per garantire la massima flessibilità, per offrire differenti possibilità di esposizione delle pelli. Perché l’esposizione abbia il successo che merita è necessario che tutti i soggetti coinvolti prendano parte al processo di progettazione, è indispensabile che coloro che conoscono e toccano con mano giornalmente il prodotto diano il loro contributo rispetto alle modalità espositive dello stesso. Solo promuovendo la cooperazione tra i diversi ruoli della macchina creativa e la collaborazione delle figure in gioco si può ottenere un risultato perfetto, che renda giustizia a quello che per tradizione e filosofia aziendale è pura qualità.
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