LORENTEGGIO LIBRARY

Se il textus è la trama, il tessuto, risultante da un insieme di elementi (parole) in reciproca relazione a formare un’unità concettuale, il suo significato nel contesto del progetto assume una valenza a diverse scale di grandezza:
Il contesto esistente, evolutosi secondo una disposizione dei fabbricati seriale e sistematica, costituita da volumi regolarmente distanziati, soffre la mancanza di un lettore comune, lasciando ogni elemento, igienicamente distante dagli altri, solo nel suo rapporto con lo spazio condiviso.

CREDITI
Luogo: MILANO
Progetto: MOSAE srl
Team: Michele Maddalo, Alice Brugnerotto

Il nuovo intervento ha quindi l’obiettivo di creare un oggetto architettonico unitario capace di mettersi in una proporzionata relazione dimensionale con gli esistenti e di creare un campo semantico che li investa reinterpretandone il significato.
L’area d’intervento esistente subisce le geometrie dell’intorno senza la capacità di costituirsi in luogo ed i percorsi interni, non determinano nessuna gerarchia di relazioni tra i vari elementi presenti nell’area.
Nel nuovo progetto, l’utilizzo della direttrice principale di collegamento, come elemento fondante e generatore della stessa forma architettonica dell’edificio, caratterizza l’intera area, orientandone tutte le prospettive d’accesso e d’uso.
Il nuovo edificio, nasce da un programma di progetto che interpreta quanto emerso dal processo di partecipazione e ascolto locale ed è, grazie alla sua flessibilità d’uso futuro, strumento di naturale prosecuzione di questo percorso.
La morfologia dello spazio è generata dall’incontro tra il percorso esterno (asse nord-sud) e quello interno (asse est-ovest) risolto nella continuità del foglio di copertura curvato verso il terreno.

L’andamento del percorso interno, discendente verso la parte centrale parzialmente interrata, consente alla forma di raccogliere in un invaso l’arco del percorso
esterno ortogonale: senza alcuna opposizione, l’incrocio dei percorsi è il luogo dove la relazione tra esterno ed interno alcuna opposizione, l’incrocio dei percorsi è il luogo dove la relazione tra esterno ed interno viene risolta e dove i rispettivi vissuti possono invertire le loro gerarchie in un continuo rimando tra il leggere e l’essere letto.

L’accesso principale del fronte pubblico su via Odazio immette nell’atrio definito dalle volumetrie trasversali che al piano terreno contengono parte delle funzioni di “accoglienza-informazione” e la “sezione reference” mentre al livello superiore sono collocati la “sezione musica e spettacolo e nuovi media” e lo “spazio giovani” oltre ai “servizi interni”.

Il percorso centrale consente di accedere alla restante parte dell’area forum, disposta su livelli discendenti che accolgono in uno spazio a tutta altezza le restanti funzioni del “settore di ingresso”. Al termine di questa promenade l’area narrativa e saggistica” si colloca al di sotto del passaggio trasversale superiore esterno dal quale prende luce naturale. Parallelamente a queste aree si sviluppa la zona dedicata a “famiglia bambini e ragazzi” che è delimitata da due pareti vetrate e si affaccia sulla serra verde interna a sua volta in connessione con l’area ristoro.

La porzione est dell’edificio, disposta su due livelli d’uso, si affaccia sull’area verde esterna di pertinenza (eventualmente attrezzabile ad auditorium esterno) ed ospita l’”area lab” e le “sale studio” al piano superiore. Nel volume interrato al di sotto di questi due livelli sono allocati i locali tecnici.
La gradonata di collegamento tra l’”area narrativa e saggistica” e l’”area lab” è utilizzabile come anfiteatro interno da dedicare ad auditorium e consente di evitare che le sale studio debbano essere accorpabili.

Accessi indipendenti sono garantiti ad uffici e deposito (sul fronte nord) ed all’”area lab” e alle “sale studio” (sul fronte nord e sud). L’accessibilità all’area esterna di pertinenza esclusiva ad est è garantita sia dall’esterno che direttamente dal livello inferiore dell’edificio.
L’elemento tecnologico è integrato all’interno del progetto al fine di aumentarne la performance energetica e garantire la sostenibilità ambientale del processo costruttivo tramite le soluzioni morfologiche adottate (ad es.: porzioni interrate, serra verde) e la scelta dei materiali (ad es.: travature curve in legno lamellare, facciate vetrate).

La scelta formale adottata in copertura, infine, interpreta in maniera sintetica il programma di progetto disponendo una trama di celle fotovoltaiche su una finitura ad alta riflettanza a rappresentare l’idea di un testo scritto e restituendo all’intervento una lettura nella dimensione della scala urbana.

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