Nata nel 1971 a Seoul, in Corea del Sud, Anicka Yi è un’artista concettuale il cui lavoro si colloca all’incrocio tra fragranza, cucina e scienza. È nota per le installazioni che coinvolgono i sensi, in particolare l’olfatto, e per le sue collaborazioni con biologi e chimici. Yi vive e lavora a New York City. Le sue prime opere d’arte sono state prodotte nel 2008, quando era membro di un collettivo artistico, Circular File, insieme a Josh Kline e Jon Santos. La sua pratica artistica utilizza il profumo, la tattilità e la perecibilità per ridefinire i termini epistemologici e sensoriali di un mondo dell’arte prevalentemente visivo. Utilizza materiali insoliti e spesso vivi, come fiori fritti in tempura, tele realizzate con sapone, docce in acciaio inossidabile, pillole di olio di pesce, sandali Teva strappati bolliti nel latte in polvere e batteri. La sua scrittura gioca un ruolo fondamentale nel suo processo creativo, e lei stessa afferma di non essere una persona visiva, ma di pensare verbalmente. Yi ha esposto in tutto il mondo e ha ricevuto importanti riconoscimenti, tra cui il premio Hugo Boss nel 2016 e la Hyundai Commission nel 2020. David Everitt Howe su Art Review ha scritto nel 2018 che questo “incongruo mix di media è organizzato in qualcosa di elegantemente allegorico sui vari settori che costituiscono la nostra identità”.

Metaspore [febbraio-agosto 2022] Milano

E’ la prima mostra in un’istituzione italiana di Anicka Yi, artista coreano-americana e figura innovativa nel panorama contemporaneo. La mostra presenta oltre venti installazioni che sfidano i confini tra scienza e arte, organico e sintetico, umano e non umano. Gli elementi sensoriali e biologici disorientanti coinvolgono i visitatori, creando un’esperienza immersiva. Un esempio notevole è l’opera “Biologizing the Machine (spillover zoonotica)”, che esplora ecosistemi microbici in teche di vetro, reagendo all’ambiente circostante e coinvolgendo i sensi dei visitatori. “Metaspore” a Milano rappresenta la più completa retrospettiva delle opere di Anicka Yi degli ultimi dieci anni.